La Festa di San Valentino: origini e usanze

La festa di San Valentino è una celebrazione dell’amore romantico che si svolge il 14 febbraio di ogni anno. Il nome della festa si ispira a San Valentino, un martire cristiano che visse nel III secolo e che si diceva proteggesse gli innamorati e li aiutasse a sposarsi.

Le origini

La festa ha origini antiche e si sovrappone a una precedente tradizione pagana, i Lupercalia, che erano riti di fertilità dedicati al dio Luperco. Questi riti si tenevano il 15 febbraio e prevedevano festeggiamenti licenziosi e rituali di purificazione. Nel 496 d.C., papa Gelasio I decise di abolire i Lupercalia e di istituire la festa di San Valentino il giorno prima, per cristianizzare la festività e promuovere una visione più casta e spirituale dell’amore.

La festa di San Valentino si diffuse soprattutto in Francia e in Inghilterra, grazie all’opera dei Benedettini, che custodivano le reliquie del santo nella basilica di Terni. Nel Medioevo, si credeva che a metà febbraio iniziasse l’accoppiamento degli uccelli e si associava San Valentino a Cupido, il dio dell’amore. Fu in questo periodo che nacque la tradizione di scambiarsi biglietti, fiori e doni tra gli innamorati, chiamati valentines. Il primo documento scritto che testimonia questa usanza è un poema di Geoffrey Chaucer, The Parliament of Fowls, composto nel 1382 in occasione delle nozze tra Riccardo II e Anna di Boemia. Da allora, la festa di San Valentino si è arricchita di simboli e significati, diventando una ricorrenza sociale e commerciale molto popolare in tutto il mondo.

Oggi, gli innamorati si esprimono il loro affetto con parole, gesti e regali, come il cioccolato, i gioielli, i peluche e le chiavi di San Valentino, che simboleggiano l’invito a sbloccare il cuore del donatore. La festa di San Valentino è anche un’occasione per celebrare l’amore in tutte le sue forme, non solo quella romantica, ma anche quella familiare, amicale e universale.

By andrea