La Cappella Palatina, situata a Palermo, è un esempio straordinario di architettura normanno-arabo-bizantina. Questo edificio è un mix di stili architettonici bizantini, normanni e fatimidi, che riflettono lo stato triculturale della Sicilia durante il XII secolo dopo la conquista dell’isola da parte di Ruggero I e Roberto il Guiscardo.
Storia e Costruzione
La Cappella Palatina fu costruita nel 12° secolo da Ruggero II, il Re di Sicilia, come parte del Palazzo dei Normanni, il palazzo reale. Fu commissionata da Ruggero II di Sicilia nel 1132 per essere costruita su una cappella più antica (ora la cripta) costruita intorno al 1080. Ci sono voluti otto anni per costruirla, ricevendo una carta reale nello stesso anno, con i mosaici che furono solo parzialmente finiti nel 1143.
Architettura e Mosaici
La Cappella Palatina è famosa per i suoi mosaici di eleganza senza pari per quanto riguarda le proporzioni allungate e le drappeggiature fluide delle figure. Sono noti anche per le sottili modulazioni di colore e luminanza. I mosaici più antichi sono probabilmente quelli che coprono il soffitto, il tamburo e la cupola.
La struttura è influenzata dallo stile artistico fatimide, con il soffitto della navata che prende dallo stile artistico fatimide attraverso l’uso di muqarnas. La navata è simile alle sale di ricevimento islamiche con la presenza del soffitto a volta muqarnas e gli archi lungo la colonna.
Conclusione
La Cappella Palatina è un tesoro di storia e cultura, un esempio vivente dell’incontro di diverse culture e stili architettonici. La sua bellezza e la sua importanza storica la rendono una tappa obbligatoria per chiunque visiti Palermo.