Alessandro Hoffmann: la voce e la memoria degli Ebrei di Sicilia

Alessandro Hoffmann, studioso della storia degli ebrei di Sicilia nel Novecento, sarà la voce e la memoria degli ebrei di Sicilia, che sono stati perseguitati tra il 1938 e il 1945 dal regime fascista. L’appuntamento è per lunedì 22 gennaio alle 18, alla Feltrinelli di via Cavour a Palermo.

Hoffmann, che da diversi anni studia la storia degli ebrei di Sicilia nel Novecento, ha scritto per Kalós “Gli amici del Moïse. Cento e più storie di ebrei di Sicilia” (2021) e “La pupa di Zabban” (2023).

Il Giorno della Memoria

“Quest’anno – sottolinea Hoffmann – il Giorno della Memoria vale il doppio. Il 27 gennaio 2024, anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, non è una giornata come le altre perché oggi, ancora più di ieri, c’è un grande bisogno di ricordare e confrontare la memoria con la realtà attuale.

Gli Ebrei di Sicilia

Gli ebrei di Sicilia erano, in quei giorni, poco più di trecento. Di questi, 64 vengono internati mentre due di loro, Giuseppe Lewsztein e Otto Rosenberg, verranno uccisi ed altri due, Menasci Levi e Federico Mausner, verranno salvati dai partigiani.

Sempre nel 1938, parecchie decine di professori, studenti, funzionari pubblici e privati, commercianti che vivevano tranquilli a Palermo, Catania, Messina saranno licenziarti e privati del lavoro, costretti a rifugiarsi altrove e in molti assassinati.

La Seconda Diaspora

“Ė la seconda diaspora dopo quella del 1492, cacciati dalla Sicilia perché ebrei. Ricordiamo poi, anch’essi sterminati, i cinque nati in Sicilia ma residenti fuori Sicilia: Olga Castelli, Leo Colonna, Ernest Roznberger, Emma Moscato ed Egle Segrè.

Conclusione

Internamento, deportazione e morte ci appartengono e la realtà è molto più complessa di quanto finora si sia creduto. Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.

By andrea